Chi inizia a fotografare spesso si trova di fronte a un dilemma: quale obiettivo vale davvero la pena avere sempre nello zaino? Non esiste una risposta universale, ma tre lenti, più di tutte, si rivelano alleate fidate per affrontare quasi ogni situazione. Sono strumenti versatili, creativi e funzionali che non servono solo a “fare foto migliori”, ma a costruire uno sguardo fotografico maturo. Grazie alla preziosa disponibilità del centro riparazione Dearcamera servizio assistenza Nikon, abbiamo cercato di fare luce sul tema.

Un obiettivo tuttofare per iniziare con flessibilità

Lo zaino di un principiante ha spazio per una sola lente. E in quel posto dovrebbe starci un obiettivo tuttofare, capace di adattarsi alle sfide più diverse senza far rimpiangere attrezzature più sofisticate.
Il Nikon 18-140mm f/3.5-5.6G ED VR è un esempio perfetto. Leggero, economico ma incredibilmente versatile. Con questo si può passare da un paesaggio ampio a un ritratto ravvicinato in pochi secondi, coprendo quasi tutto lo spettro delle esigenze quotidiane. Chi vuole fare un salto di qualità può guardare al più raffinato Nikon 24-120mm f/4G ED VR o al professionale Nikon 24-70mm f/2.8E ED VR: entrambi offrono nitidezza, luminosità e robustezza superiori.
Il bello di questi obiettivi è la libertà. Si viaggia leggeri, si scatta senza pensieri. Che si tratti di immortalare una festa in famiglia o un tramonto improvviso, non serve cambiare lente o perdere tempo. Certo, nei modelli più economici qualche compromesso sulla nitidezza è inevitabile, ma il gioco vale la candela.
Un suggerimento utile? Verifica che l’obiettivo abbia uno stabilizzatore d’immagine (cerca la sigla VR sugli obbiettivi Nikon) e, se possibile, un autofocus rapido e silenzioso: faranno la differenza nei video e nei soggetti in movimento.

Lenti a focale fissa: semplicità, luce e creatività

Una lente fissa permette cambi di focale come gli zoom. Costringe il fotografo a muoversi, cercare, pensare. È proprio questa “limitazione” a trasformarla in uno degli strumenti più creativi, formativi e appassionanti.
Il classico 50 mm f/1.8G AF-S è spesso il secondo obiettivo di ogni principiante. La sua ampia apertura lascia entrare luce anche in ambienti difficili, rende superfluo il flash e regala ritratti con splendidi sfocati. Chi cerca un salto di qualità può valutare il Nikon 50 mm f/1.4G AF-S, più performante in termini di nitidezza e resa cromatica.
A fare la differenza non è solo la tecnica, ma il coinvolgimento. Una focale fissa invita a esplorare la scena, cambiare punto di vista, trovare l’inquadratura migliore spostando i piedi, non la ghiera dello zoom. Aiuta a comprendere davvero cosa significa comporre un’immagine.
E poi c’è il fattore praticità: queste lenti sono leggere e compatte. Ideali per la street photography, per i ritratti spontanei, per chi ama fotografare senza dare nell’occhio ma senza rinunciare alla qualità.

Il teleobiettivo: quando serve avvicinarsi senza muoversi

Ci sono scene che non si possono raggiungere. Un atleta in corsa, un animale nella natura, un dettaglio lontano durante un evento. È qui che entra in gioco il teleobiettivo: l’occhio che avvicina senza spostarsi.
Tra i modelli più adatti ai principianti c’è il Nikon 55-200 mm f/4-5.6G ED VR: prezzo accessibile, buona escursione, stabilizzazione efficace. Chi invece cerca qualcosa di più performante punta al celebre Nikon 70-200 mm f/2.8E FL ED VR, un vero cavallo di battaglia per sport, concerti, ritratti compressi e carichi di atmosfera.
Queste lenti non servono solo per “guardare da lontano”. Il teleobiettivo modifica anche la percezione della scena: comprime i piani, avvicina lo sfondo, isola il soggetto. È perfetto per creare ritratti intensi, anche in ambienti affollati, e per raccontare storie a distanza.
Da considerare, però, peso e ingombro. Le versioni più lunghe (300 mm, 400 mm e oltre) sono potenti ma impegnative: richiedono mani ferme, spesso un treppiede.

Per iniziare, meglio restare su escursioni più contenute e leggere.

Un buon teleobiettivo, anche se non usato ogni giorno, è quella lente che fa la differenza nel momento giusto. Quando lo scatto si presenta, ma non puoi avvicinarti: lui c’è, pronto a fare il suo dovere.