Climatizzazione industriale perché è importante per la produttività

Il lavoro estivo si caratterizza per un fattore peculiare, il caldo. Se questo è vero per ogni ambiente lavorativo, acquista particolare rilevanza nei capannoni industriali.
Afa, caldo, umidità, tutto concorre a creare un ambiente disagevole e persino nocivo, per sé e per il lavoro.
Se in ufficio si può rimediare con un impianto di condizionamento, la stessa soluzione in un capannone può apparire difficile da applicare. In realtà, grazie alla climatizzazione industriale, si rivela più semplice del previsto, a patto di affidarsi alle aziende qualificate.

Quando si parla di climatizzazione, viene subito in mente l’impianto classico di aria condizionata in uso negli uffici o negli appartamenti.
Non ci si sofferma invece abbastanza spesso a pensare a quanto la climatizzazione industriale sia importante nelle fabbriche, con particolare riferimento ai capannoni.
I capannoni infatti non sono solo un luogo in cui assemblare pezzi, o stipare macchinari. In questi siti lavorano operai specializzati che, come tutti, risentono degli effetti deleteri del calore.
Ecco perché installare un sistema all’avanguardia che si rivela importante se non addirittura necessario.
Se vuoi approfondire, guarda l’innovativo sistema di climatizzazione industriale di Kita Air.
Tutto questo, come accennavamo all’inizio, a patto di rivolgersi a ditte qualificate e certificate che possano eseguire i lavori consigliando al meglio il cliente.
Vediamo adesso quali possono essere i rischi per la salute degli operai costretti a lavorare in ambienti troppo caldi.

Gli effetti deleteri del calore: un buon motivo per rinfrescare i capannoni

Chiunque si sia trovato a dover lavorare in un luogo caldo conosce benissimo quella sensazione di affaticamento e spossatezza tipica dei luoghi troppo caldi.
Quello è il primo segnale classico di ciò che potrebbe anche sfociare nel temuto collasso cardiocircolatorio.
Gli effetti del caldo non devono essere assolutamente sottovalutati.
In primo luogo il respiro si fa più corto e affannoso, e questo è messo in relazione anche al livello di umidità presente nell’aria.
In secondo luogo la pressione si abbassa, a causa dell’effetto di vasodilatazione causato dal caldo.
Il corpo, cercando di contrastare questo stato, tenta di mantenere le funzioni vitali garantite, e lo fa agendo sulle funzioni mentali più complesse che richiederebbero troppa energia.
Ecco quindi che l’attenzione cala, e la soglia di allerta si abbassa. Ciò, come conseguenza, fa sì che i riflessi siano rallentati e che i movimenti siano più lenti.
Inoltre, in questo stato, si perde la concentrazione, che richiederebbe uno sforzo eccessivo.
Tutte queste conseguenze non fanno altro che creare uno stato di lavoro potenzialmente molto pericoloso.
Soprattutto in quei siti in cui si utilizzano macchinari, un operaio disattento e lento potrebbe fare del male a sé stesso o agli altri.
In secondo luogo potrebbe utilizzare un macchinario in maniera imprecisa andando a compromettere il manufatto su cui sta lavorando.
Sembra un’inezia la temperatura alla quale si lavora, ma considera che nei capannoni d’estate, complice l’afa e l’effetto di assorbimento del calore delle lamiere, la situazione può farsi davvero pesante. Ecco perché è fondamentale intervenire.
Vediamo come.

Come raffrescare i capannoni

Tra le varie soluzioni proposte, ce n’è una che si sta diffondendo sempre più. Si tratta di quella che viene definita ‘a pompa di calore aria/acqua’.
Come si intuisce dal nome, non si tratta della classica pompa di calore, che invece prevede l’interazione tra aria e acqua.
Questa seconda scelta, molto diffusa, va bene d’estate, ma in inverno mostra i suoi limiti.
Il motivo è la formazione del ghiaccio che, in ambienti a basse temperature, può aggredire la batteria.
La pompa aria/aria invece lavora bene anche ad una temperatura di – 30 gradi centigradi.
Ecco perché è l’ideale nei capannoni industriali, soggetti alle basse temperature.

Questa scelta rappresenta anche una buona soluzione eco friendly, e sfrutta gli incentivi dedicati alle risorse energetiche.