Come cucinare gli arrosticini abruzzesi nel tuo locale

Recentemente stiamo assistendo alla riscoperta dei cibi tradizionali di diverse regioni italiane perfino quelle meno gettonate come l’Abruzzo. I consumatori espandono i loro orizzonti enogastronomici, non solo provando piatti e ricette provenienti da paesi lontani come l’Asia, gli Stati Uniti o l’America Latina, ma anche da borghi tipo Farindola o Montesilvano.

Gli Arrosticini abruzzesi insomma stanno spaccando. Negli ultimi anni, abbiamo visto la tradizione culinaria dell’Abruzzo affacciarsi su diverse piazze italiane. Le grandi città come Roma, Milano, ma anche Firenze, Napoli e, perché no, perfino le province del Bel Paese stanno cominciando a ospitare osterie, ristoranti, bistrot, pub ed enoteche che offrano la cucina tipica del posto. Che di fatto adesso è un vero e proprio trend.

Basti pensare che a Como, qualche settimana fa è stata inaugurata una vera e propria gara. Una challenge che sfida i partecipanti a mangiare il maggior numero di Arrosticini. In palio un buono da consumare in un’attività ricettiva del comune lombardo.

Ma cosa si nasconde dietro questo piatto così semplice?

Secondo Ruzzoliamo, il blog online, le origini di questa ricetta risiedono nella parte orientale del Gran Sasso, dalla Piana del Voltigno a Penne. Si tratterebbe di una risposta, una soluzione pensata dai pastori, transumanti e stanziali, che intorno al 1930 pensarono di tagliare la carne di una pecora anziana a pezzetti, infilarla in delle bacchette di legno e cuocerla sui carboni. Arrosto, insomma.

Perfino la storia della cottura è affascinante. Sembrerebbe che gli ideatori di questo piatto avessero staccato una grondaia (in dialetto tipico “Canala” da un rifugio) e l’avessero usata come superficie. Una teoria, questa, che trova conferma nel fatto che la griglia usata per la cottura al giorno d’oggi è ancora chiamata Canala dagli Abruzzesi.

È passato quasi un secolo da questa invenzione, ammesso che la data non sia ancora più lontana, ma gli Arrosticini sono sicuramente uno dei piatti più richiesti.

Street Food truck, camioncini, ma anche ristoranti, osterie, pub, bar e perfino qualche catering più originale oggigiorno stanno cercando di adeguare le proprie offerte alla domanda. Ma come possono farlo?

In realtà preparare dei buoni arrosticini non richiede un grande investimento né, tantomeno, è necessario avere grandi competenze. Certo, l’esperienza alla griglia non guasta, ma, i veri must per poter cucinare degli arrosticini nel proprio locale sono:

  1. Una griglia di cottura;
  2. Una macchina per arrosticini;
  3. Materia prima selezionata.

Come sempre, è la carne ad avere una vitale importanza. Scegliere la materia prima giusta vuol dire assicurarsi una resa migliore, la giusta consistenza e sapori tradizionali.

Ovviamente, acquistare degli arrosticini già pronti, solo da grigliare, però possono avere un costo maggiore. Puoi perciò prendere la carne e tagliarla al meglio, grazie a una macchina per arrosticini.

Una macchina per arrosticini, infatti, ti permetterà di procedere al taglio della carne con semplicità estrema. Dopotutto questo attrezzo consta di un contenitore di acciaio quadrato, che presenta delle spaccature regolari e di un coperchio forato. Per usarlo non si deve far altro che riempire il contenitore di carne, apporre il coperchio, inserire in ogni foro gli stecchini lunghi e poi infilare il coltello nelle varie spaccature per tagliare la carne. In cinque minuti i vostri arrosticini saranno pronti per essere messi sulla canala.

Per i tempi di cottura, non esiste una regola esatta. Tuttavia, trascorrendo ore e ore alla griglia, si acquisisce una consapevolezza diversa. La tecnica si perfeziona e diventa sempre più semplice, comprendere a occhio e naso quando gli arrosticini saranno pronti per essere serviti in tavola.

Avvicinare il proprio ristorante, o la propria cucina, ad altre tradizioni non è sempre complicato. Esistono anche piatti semplici che richiedono poco sforzo, un investimento minimo e un ritorno elevato. Scommettere su uno di questi può essere la svolta per chi fa ristorazione di ogni tipo.