Legge anti suicidi 2021 le nuove modifiche alla legge 32012

Finalmente, al 6° tentativo, le norme previste dal Codice sul sovraindebitamento entreranno in vigore a partire da settembre 2021, immediatamente applicabili grazie al fatto che sono state inserite nella legge 3/2012 (approfondisci qui https://www.legge3.it/la-nuova-legge-3-fuori-dal-tunnel-dei-debiti/).

L’unione Magistrati, professori Universitari, Associazioni e operatori del settore hanno ottenuto un grande risultato riuscendo, complice la pandemia, a far anticipare queste norme anziché rinviarle

Perché queste norme sono importanti

La legge 3/2012 ha avuto, nonostante sia in vigore da 9 anni, scarsa applicazione, per molti era una legge che agevolava i furbi.

In Italia il debitore è ancora oggi considerato un soggetto che va allontanato dalla società, da combattere, insomma, un delinquente.

Non voglio dilungarmi su come venivano trattati i debitori nell’antichità, costretti a pagare con il proprio corpo, diventando nella migliore delle ipotesi schiavi e nella peggiore pagando con la loro vita. Passiamo al 1942 quando viene regolamentato il fallimento e, il patrimonio dell’imprenditore serviva a pagare i creditori, naturalmente secondo procedure che prevedono l’intervento delle autorità giudiziarie.

Ben diversa l’opinione sull’argomento degli Stati Uniti d’America dove, se non hai avuto almeno un fallimento sei una persona incompleta a livello professionale. Secondo loro chi fallisce deve essere messo in condizioni di risollevarsi e ripartire.

La legge 3/2012 nasce proprio con questo presupposto, aiutare l’indebitato a ripartire da zero. L’entrata in vigore doveva essere il 15 agosto 2020, ma non è stato così.

Il nuovo codice prevede l’abolizione delle parole “fallimento” e “fallito” causa di numerose tragedie a livello umano. L’obiettivo non è quello di far chiudere le imprese e liquidare i creditori ma, quello di anticipare i segnali di crisi e prendere provvedimenti per assicurare la continuità aziendale evitando la liquidazione giudiziale.

La legge 3/2012 aggiornata 2021 sarà contenuta nel “Codice della Crisi d’Impresa” e ne condividerà lo spirito perché prevede:

• Maggiori possibilità di adesione

• Maggiore platea degli “aventi diritto”

• Tempi di esdebitazione ridotti

• Sanzioni per società finanziarie e banche che non valutano con attenzione il merito creditizio del cliente

Cosa cambia nella nuova legge 3/2012 aggiornata 2021

Fondamentalmente l’obiettivo non cambia: dare la possibilità agli insolventi di disporre un piano di rientro oppure mettere a disposizione il proprio patrimonio per pagare i debiti. Invariati anche i requisiti d’accesso:

Trovarsi in stato di insolvenza o di crisi con inadempimenti che dimostrino che il debitore non è in grado di soddisfare in modo regolare i propri obblighi.

Far parte della categoria dei debitori non assoggettabili alla liquidazione giudiziale, coatta o ad altre tipologie di tipo liquidatorio previste dal Codice Civile.

Restano invece invariate le diverse procedure ma con un nome diverso:

• “L’Accordo di Composizione” diventa “Concordato Minore”;

• Il “Piano del Consumatore” diventa il “Piano di Ristrutturazione dei debiti del Consumatore”;

• La “Liquidazione del Patrimonio” diventa la “Liquidazione Controllata del Sovraindebitato”.

Novità importante: la Procedura Famigliare

Se si è membri della stessa famiglia è possibile presentare un unico progetto di risoluzione dei debiti, prima ogni membro doveva presentare una pratica a parte. Se uno dei membri non è un consumatore è possibile accedere solo al “concordato minore” o alla ” liquidazione controllata”.

Altra novità importante

La relazione particolareggiata dell’OCC prevede che venga indicato “se il soggetto finanziatore, ai fini della concessione del finanziamento, abbia tenuto conto del merito creditizio, valutato il reddito disponibile, dedotto l’importo necessario a mantenere un dignitoso tenore di vita”.

In parole povere, le finanziarie e le banche dovranno prestare più attenzione nell’erogazione dei finanziamenti, infatti, in caso di negligenza la loro posizione viene vista in modo negativo dal giudice, sia nella possibilità di opposizione che della ripartizione delle somme.

Legge sovraindebitamento aggiornata: il cambiamento più grande

Il cambiamento più grande della legge 3/2012 aggiornata 2021 riguarda la “Liquidazione del Debitore incapiente” e “l’Esdebitazione di diritto“.

A seguito di una liquidazione, l’esdebitazione non è automatica ma prevede la domanda del debitore, questa richiesta deve avvenire entro 12 mesi dalla conclusione della procedura e deve rispondere a determinati requisiti, il più importante tra tutti prevede che il creditore sia stato pagato almeno in parte.

Nella nuova legge messa a disposizione di chi ha troppi debiti l’esdebitazione è un diritto e scatta dopo 36 mesi dall’apertura della liquidazione. Questo avverrà a prescindere dalla somma a disposizione, può essere esdebitato anche chi non riesce a mettere all’interno della procedura nessun patrimonio o reddito, chiamato dalla nuova legge debitore incapiente.

Le nuove norme della legge da sovraindebitamento seguono la direzione data dalla CE e danno la possibilità a chi ha troppi debiti di liberarsene e ripartire puliti.