L'innovazione dei camini a bioetanolo

Il camino è sempre stato associato ad un’immagine tradizionale, fuoco e legna che arde, ma oggi l’innovazione ci ha portato nuove modalità di utilizzo ma che racchiudono comunque la stessa funzione. Oggi sono diventati comuni i biocamini, pensati per essere sostenibili ed avere un impatto minore nei confronti del nostro pianeta, ma al tempo stesso non sono dei veri e propri sostituti delle fonti di riscaldamento tradizionali che meglio conosciamo. Si tratta di ausiliari.

Camino a bioetanolo: come funziona

I caminetti a bioetanolo (approfondisci https://www.maisonfire.com/), detti anche biocamini, sono un’alternativa al tradizionale camino che tutti conosciamo.
Questa tipologia di camini sono adatti a chi non ama quello stile rustico e la fuliggine che genera un camino tradizionale. Tale camino funziona bruciando un combustibile ecologico, al posto della legna, il bioetanolo. Si tratta di un alcol, non tossico, non produce fumo e scintille, infatti non necessita di una canna fumaria, adatto sopratutto per le persone che vogliono installare un camino e hanno poco spazio.

Le caratteristiche

Non ha la canna fumaria, infatti occupa uno spazio minimo.

  • La sua collocazione non ha bisogno di permessi, ma è importante ricordarsi che l’ambiente deve essere areato, anzi al contrario si verificheranno diverse problematiche;
  • il design è molto più moderno ed innovativo, svolgendo allo stesso tempo la sua tradizionale funzione, creando un’atmosfera piacevole,
  • è una scelta economica, la sua installazioni non richiede particolari interventi strutturali, in seguito anche all’assenza della canna fumaria. fattore importane da sottolineare per quanto riguarda questo ambito, è il prezzo inferiore del bioetanolo, rispetto alla legna o pellet.

Si tratta di un metodo di riscaldamento eco sostenibile, infatti si potrà ricevere un’agevolazione fiscale sul risparmio energetico e sulle ristrutturazioni edili. % sul risparmio energetico e del -50% sulle ristrutturazioni edili:

  • il biocamino produce calore senza dispersioni termiche, in modo omogeneo, inconveniente che poteva risultare rilevante in un tradizionale caminetto.
  • il bioetanolo è un alcool ricavato da scarti vegetali, non genera fumi o odori, ma rilascia solo anidride carbonica, vapore acqueo e calore, perciò non inquina;
  • se il fuoco è ancora acceso, non bisogna aggiungere nessun combustibile nel bruciatore. Per spegnere la fiamma servirà usare la manetta per chiudere il bruciatore;
  • sono camini molto semplici da gestire, non necessitano di una particolare manutenzione per la mancata produzione di ceneri, l’unico fattore da tenere sotto controllo è il cambio del combustibile, ciò il bioetanolo, che non deve essere in quantità elevate.

Le tipologie

Camini a bioetanolo da incasso, questa tipologia prevede di ricavare uno spazio all’interno della parete in cui installare il camino. Accorgimento importante è tenersi lontano da cavi idraulici ed elettrici.

Camini a bioetanolo da parete, si integrano completamente con l’ambiente circostante, avendo la possibilità di giocare anche con il loro design, tra forme e colori.

Camini a bioetanolo da appoggio, si tratta di una scelta più semplice, che ricade molto spesso su ambienti più tradizionali. Questa tipologia viene applicata sul pavimento o molto spesso anche sopra dei tavolini. Sconsigliato per un pavimento in parquet, che a causa del calore potrebbe deformarsi.

Dunque si tratta di una scelta ecosostenibile da affiancare ad una fonte di riscaldamento tradizionale. Si tratta di una modalità ecosostenibile ed economica, comunque bisogna tenere conto dello spazio che si ha a disposizione, è sempre meglio contattare un professionista per evitare inconvenienti.