Guida pratica all'indicizzazione su Google

Hai mai sentito parlare di indicizzazione siti Google? Se hai un sito e vuoi essere trovato, questo concetto deve essere estremamente chiaro per te.
In questo articolo vedremo quindi cos’è l’indicizzazione e come effettuarla, con una guida pratica che potrai usare fin da subito e aumentare le vendite del tuo sito.

Indicizzazione siti google: differenza con il posizionamento

La prima cosa da chiarire è la differenza tra il posizionamento (vedi qui cos’è https://www.netwerk.tv/cose-esattamente-il-posizionamento-organico-e-perche-e-utile/) e l’indicizzazione. Non devi confondere questi due concetti perché altrimenti rischi di fare confusione.
Proviamo a fare un esempio usando una metafora molto semplice. Hai aperto un sito e vuoi che Google ti trovi. Sai che periodicamente Google scansiona la rete per vedere quello che si trova in giro.
Affinché tu possa essere posizionato, cioè affinché il tuo sito compaia nelle pagine dei risultati di ricerca, prima devi essere trovato.
È esattamente come l’indice di un libro: per sapere cosa c’è dentro quel libro (che magari contiene 10.000 pagine) cosa fai? Lo leggi tutto o guardi l’indice?
Questo esempio chiarisce la definizione: essere indicizzati significa comparire nel grande indice di Google (essere posizionati poi vuol dire distinguersi, ma questo è un altro argomento).
Come fare per entrare nell’indice? Con la sitemap.

L’importanza della sitemap per l’indicizzazione

La tua sitemap non è altro che un documento scritto nel quale indichi tutte le pagine presenti nel sito. Se usi uno strumento come WordPress, assicurati prima di creare la sitemap e di flaggare l’opzione che rende il sito accessibile ai motori di ricerca.
Per farlo controlla il file chiamato ‘Robots.txt’. Ti basta aprire Google e digitare nella barra di ricerca l’url del tuo sito seguito da quel termine dopo lo slash (/).
Se compare la dicitura ‘Disallow: /wp-admin/’ il sito è accessibile.
Adesso usa il tuo account su Search Console (se non hai un account il consiglio è di aprirlo al più presto perché si tratta di uno strumento importantissimo per il monitoraggio) e seleziona la voce ‘Scansione’ e poi ‘Sitemap’.
Ora flagga l’opzione aggiungi sitemap digitando l’indirizzo della sitemap.
Premi invio e il gioco è fatto.
In questo modo Google saprà cosa contiene il sito.
L’accortezza in questo caso è quella di verificare che il sito, prima ancora che la sitemap, sia di qualità.
La sitemap infatti non è altro che una sorta di fotografia del sito, ma non incide sui contenuti.
Se il tuo sito non viene indicizzato ma hai seguito tutti i passaggi indicati, forse ci sono dei duplicati.

La gestione dei duplicati

Come ultimo appunto, sappi che quando Google trova dei contenuti uguali in rete, tende ad escluderli, soprattutto quello più recente.
Il motivo è che non ha senso mostrare pagine uguali, e questo è il primo motivo che penalizza i siti.
Se hai pubblicato in buona fede contenuti doppi,
può essere successo che:

  • hai voluto fare un omaggio ad un sito che segui ‘ripostando’ un articolo che ti ha colpito, ma Google in questo caso interpreta la tua azione come un plagio ed esclude il tuo sito;
  • hai ripubblicato un tuo vecchio articolo che vuoi rendere attuale, ma il risultato è lo stesso. Molto meglio aggiornare il vecchio contenuto che crearne uno nuovo identico.

E ora? Verifica se il sito è ben indicizzato.
Apri Google e nella barra di ricerca digita site: e poi l’url del tuo sito.
Se il sistema ti rimanda il sito vuol dire che Google lo ha trovato.
Infine usa un piccolo trucco per aiutare Google a trovarti, sfruttando la tecnica del backlink.
Nei tuoi motori di ricerca inserisci l’url al tuo sito.
In questo modo aumenterai il numero di media che rimandano al tuo sito.
Ricorda sempre tuttavia che una volta che il sito è indicizzato, dovrai fare in modo che contenga solo contenuti di qualità.
Questo è il passaggio successivo per far sì che venga anche ben posizionato.