HIV, ecco i vincitori del concorso tech di Gilead Sciences

Si è concluso Devs for Health, il progetto di open innovation contro l’Hiv promosso dalla società biofarmaceutica Gilead Sciences.

Lo scorso giugno sono stati chiamati a raccolta sviluppatori, creativi e professionisti del digitale invitandoli ad ideare soluzioni su due temi centrali nella lotta all’HIV: migliorare la qualità della vita dei pazienti e diagnosi del sommerso.

Il problema dei pochi test HIV in Italia

Nel 2014, l’agenzia Onu per la lotta al virus, ha fissato questi obiettivi: fare in modo che entro il 2020 nel mondo il 90% di tutti i casi di HIV fosse diagnosticato; che il 90% delle persone sieropositive avesse accesso alle terapia antiretrovirali; che il 90% delle persone trattate potesse ottenere la soppressione della carica virale. Questa strategia è conosciuta anche come “obiettivo 90 – 90 – 90”.

L’obiettivo non è ancora stato raggiunto. In Italia, ad esempio, gli ultimi due obiettivi si possono considerare raggiunti, resta il problema del sommerso.

Nonostante il test HIV si possa fare gratuitamente in tantissime strutture, si stima che ci siano 15.000 persone sieropositive che non sanno di esserlo per cui non iniziano la terapia. È da sottolineare che la terapia è centrale per la salute della persona con HIV, certo, ma è fondamentale per prevenire nuove infezioni: le persone in terapia efficace non trasmettono in virus, anche in rapporti senza condom.

I vincitori di Devs for Health

A vincere questa edizione di Devs for Health sono stati Unlock 4/90 e fHive. Questi progetti racchiudono il connubio perfetto tra innovazione e coerenza con gli obiettivi prefissati dall’hackathon, ossia quelli di trovare delle buone soluzioni per riuscire a migliorare la vita dei pazienti, contribuendo all’emersione dei casi non diagnosticati.

L’app fHIVe

fHIVe è il progetto vincitore della challenge “Dall’emersione del sommerso al linkage to care”. Si tratterò di una applicazione volta a sensibilizzare le persone e ad informarle sui rischi apportati della non diagnosi e sui relativi test.

L’obiettivo è quello di far emergere gli innumerevoli casi di infezione non ancora diagnosticati; spesso si tratta di giovani che hanno contratto l’Hiv ma non ne sono consapevoli.

Solitamente le persone con HIV scoprono di averlo dopo molti anni e questo ritardo può condizionare negativamente il decorso dell’infezione e, a sua volta, anche l’efficacia delle cure; per di più aumenta le probabilità di trasmettere il virus pure ad altre persone.

Il servizio Unlock 4/90

Il servizio Unlock 4/90, assicura il ritiro dei farmaci in un luogo sicuro. Un aiuto fondamentale che migliora la qualità della vita di circa centoventimila sieropositivi residenti in Italia, persone che normalmente combattono contro il pregiudizio che l’Hiv continua tutt’ora a portarsi dietro.

“Menzione Speciale” a Pgp Medical Card

Inoltre, è stata affidata una menzione speciale ad un terzo progetto. Parliamo di Pgp Medical Card, il cartoncino salva vita. È una tessera che racchiude una sintesi delle info sanitarie del suo proprietario, scritte in maniera crittografata per avere una maggiore privacy. Uno strumento indispensabile in tutte quelle situazioni dove l’individuo è incapace di dare informazioni in modo chiaro sul proprio stato di salute (sieropositività, malattie croniche, terapie, etc).

I premi

Agli ideatori dei due progetti vincitori (fHIVe e Unlock 4/90) sono stati assegnati tremila euro spendibili in buoni Amazon, mentre il team di Pgp Medical Card si è aggiudicato dei buoni per mille euro.

I vincitori parteciperanno alla fase seguente di Devs for Healt, i bootcamp; si tratta di cinque giornate durante le quali riceveranno supporto formativo e tecnico per trasformare le loro idee in un prodotto digitale finito e pronto all’uso.

FONTE: https://www.wired.it/lifestyle/salute/2020/09/11/devs-for-health-gilead/