Industria 5.0: il futuro per le aziende tra vantaggi e sfide

Una vera e propria rivoluzione culturale: così l’industria 5.0 si prepara a cambiare il modo di produrre di migliaia di aziende, coniugando l’uso delle tecnologie di ultima generazione ad un approccio human centric, che mette il lavoratore al centro del processo industriale. Le nuove pratiche aziendali favoriranno i processi di automazione dei compiti più pericolosi e idonei per la standardizzazione; faciliteranno l’interconnessione dei dati, grazie a sensori integrati e permetteranno di analizzare Big Data in volumi sempre maggiori con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Abbiamo parlato di queste tematiche con gli esperti di CSW Automazione.

Industria 5.0: cos’è e vantaggi

L’industria 5.0 è un modello di impresa che si basa sulla collaborazione uomo-macchina e che si pone come obiettivo quello di creare prodotti personalizzati che siano in grado di rispettare le esigenze dei consumatori e l’ambiente: è una naturale evoluzione dell’industria 4.0. Sull’industria 5.0 è intervenuta anche la Commissione Europea che l’ha definita “un completamento dell’industria 4.0, in grado di portare benefici all’industria stessa, ai lavoratori e alla società“. Inoltre l’Unione Europea ha messo l’accento sulla visione umano-centrica, resilienza e sostenibilità, concetti che saranno al centro del nuovo paradigma industriale.

La Commissione sottolinea anche come l’approccio human centric tuteli i lavoratori, garantendo loro soddisfazione e benessere. L’industria 5.0 mette al centro del modello produttivo l’uomo e pone le condizioni affinché l’utilizzo delle nuove tecnologie non vada a violare i diritti e la privacy dei lavoratori. L’avvento della quinta generazione industriale presenta anche altri vantaggi, a partire da un’ottimizzazione nei consumi energetici. Vediamoli nel dettaglio:

  • Maggiore efficienza: le aziende vengono dotate di strumenti in grado di reagire a cambiamenti improvvisi, mantenendo così l’attività e la produzione sempre efficienti.
  • Personalizzazione: l’utilizzo congiunto delle ultime tecnologie e del potenziale umano permette di aumentare il potenziale di personalizzazione delle merci, grazie anche all’intervento di sensori e strumenti.
  • Riduzione dei costi e maggiore sostenibilità: l’attenzione a politiche sostenibili rende l’azienda più attrattiva, sia nei confronti di potenziali investitori, che per i dipendenti e il cliente finale.
  • Maggiore qualità: l’ambiente di lavoro creato dall’industria 5.0 è più stimolante per i dipendenti non più relegati a compiti ripetitivi, che si sentono soddisfatti e rimangono fedeli all’azienda che, d’altro canto, può contare su dipendenti qualificati e di talento.
  • Più sicurezza: la tecnologia viene utilizzata per svolgere le operazioni più faticose e pericolose, al posto degli uomini e ciò rende più sicuro l’ambiente industriale.

Industria 5.0: cosa cambia per le aziende

Le industrie devono impegnarsi attivamente nel cambiamento, cambiando non solo a livello di vision aziendale, ma anche strutturalmente implementando nuovi concetti e best practice:

  • Responsabilità nell’ecosistema industriale: l’imprenditore non si riconosce più nella logica del profitto, ma si impegna nel valorizzare il capitale umano e quello delle risorse naturali. L’approccio da abbracciare è imperniato sul rapporto persone-pianeta-prosperità, con un traguardo posto a lungo termine.
  • Economia rigenerativa by design: i design e i processi produttivi devono essere orientati al minor spreco e inquinamento, nonchè tenere in produzione per più a lungo gli stessi prodotti e materiali.
  • Indipendenza: le aziende devono puntare a risorse facilmente reperibili ed evitare di dipendere da componenti monopolizzati da alcuni paesi.
  • Indicatori e metriche: attraverso i dati si possono fare stime oggettive sulla produzione e su dove intervenire per migliorarla in maniera virtuosa.
  • Sostenibilità: la Commissione Europea ha stabilito che entro il 2030 andranno ridotte del 55% le emissioni di carbonio e pertanto le aziende dovranno adattarsi ad utilizzare meccanismi di riciclo, di riduzione degli scarti e dell’impatto ambientale.

I costi iniziali per l’adeguamento ad Industria 5.0 potrebbero essere elevati per le piccole e medie imprese o le start-up, ma si rivelano un investimento indispensabile per rimanere passo con i tempi.

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