Metodo Vodder: il drenaggio linfatico manuale

Il linfodrenaggio manuale è una tecnica di massaggio delicata e progettata per stimolare la circolazione linfatica e disintossicare il corpo rafforzando il sistema immunitario. Il linfodrenaggio manuale viene effettuato con le dita e i palmi delle mani su tutto il corpo, seguendo sempre la direzione della circolazione linfatica e variando di volta in volta la pressione.

A cosa serve il drenaggio linfatico manuale?

La funzione primaria della linfa è di smaltire rifiuti e di drenare liquidi, tossine e scorie cellulari. I linfonodi situati nella zona inguinale, al di sotto delle ascelle e su entrambi i lati del collo, permettono di filtrare la linfa e di ottimizzare quanto appena descritto. Per tale motivo è necessario intervenire esternamente con tecniche appropriate da parte di esperti del settore. A tale proposito scopri di più sul drenaggio linfatico manuale sul sito di Villa Regina. Premesso ciò, va aggiunto che la circolazione della linfa se non è efficace indebolisce l’organismo che di conseguenza va incontro a vari problemi di salute come ad esempio invecchiamento precoce, cellulite, gonfiore degli arti, gambe pesanti e smagliature giusto per citarne alcuni dei problemi più comuni che possono interessare il corpo.

Il drenaggio linfatico manuale

Esistono due metodi principali di linfodrenaggio manuale ossia il Vodder e il Leduc. Il primo è tuttavia quello più praticato ed efficace, inventato dal Dottor Emil Vodder nell’anno 1932. L’esperto medico ne sviluppò la tecnica con lo scopo di trovare un nuovo modo per curare la sinusite cronica. Successivamente lo sfruttò anche per altri disturbi a fini terapeutici ed estetici. Con il metodo Vodder è possibile risolvere manualmente il drenaggio linfatico e molti tipi di edemi come ad esempio quelli nomi con l’appellativo di linfedema, fleboedema, lipedemi vari e altri combinati. Per effettuare il trattamento è importante tuttavia definire di che tipo di edema si tratta, per cui il professionista provvede a stilare un’anamnesi completa del paziente prima di prenderlo in carico per il massaggio drenante. A seconda del tipo di edema va altresì aggiunto che per consentirne la riduzione, è indispensabile praticare oltre al drenaggio, anche dei bendaggi compressivi che consentono di ottenere dei risultati sicuramente migliori. Per fare qualche esempio in merito gli esperti di questa tecnica consigliano l’uso di prodotti di compressione (calze, collant o guanti) a seconda della localizzazione dell’edema.

I vantaggi del drenaggio linfatico manuale

La pratica del drenaggio linfatico manuale contrasta dunque svariati tipi di edema, ma offre un considerevole vantaggio quando si tratta del linfedema. Quest’ultimo infatti consiste in un gonfiore di un arto causato da un accumulo di linfa. Quello dell’arto superiore ad esempio viene comunemente chiamato braccio grosso, ed è una delle principali conseguenze del trattamento del cancro al seno. La condizione si verifica principalmente nelle donne che hanno subito la mastectomia, la dissezione linfonodale oppure sono state sottoposte a radioterapia. In caso di linfedema, il drenaggio linfatico manuale consente di reindirizzare la linfa verso altri canali e nodi. Inoltre, il corpo è in grado naturalmente, di creare nuovi vasi linfatici. Pertanto, in meno di un’ora, la dimensione del braccio può diminuire di quasi il 50%. Tuttavia, per ottenere questo risultato, è importante comprimere l’arto dopo la sessione di drenaggio. Recandosi nel suddetto studio di Villa Regina i preparatissimi medici saranno in grado di pianificare le varie sessioni di drenaggio linfatico, dopo aver valutato attentamente la condizione del linfedema del paziente.