Quali sono gli errori link building più comuni?

La link building è una pratica sicuramente interessante per il posizionamento sui motori di ricerca, ma è necessario conoscerla bene per riuscire a sfruttarla al meglio, e migliorare le visite organiche verso il proprio sito. Ma in cosa consiste la link building? Scopri di più qui https://www.spider-link.it/

Si tratta di una serie di collegamenti, una vera e propria rete che si costruisce linkando appunto un sito con altri siti, che siano genuini chiaramente e non troppo artificiali o forzati. Se il nostro sito tratta di cucina ad esempio, e l’articolo su una determinata ricetta viene linkato da un altro sito per approfondire un argomento trattato, riceveremo un link genuino, che aiuterà a posizionarsi meglio.

La base è questa, ma bisogna capire prima di tutto quali sono gli errori da evitare, poiché in termini di ranking è facile sbagliare e se Google si rende conto che i link sono “artificiali”, e dunque non genuini, finisce per penalizzare il nostro sito al posto di promuoverlo.

Possiamo già dunque evincere un primo suggerimento, ovvero non esagerare e linkare senza avere dei collegamenti precisi con il contenuto del nostro sito che andiamo a collegare in un altro portale.

Essere sempre in tema

Uno degli errori più comuni riguarda il tema del link. Il sito che va a linkare uno dei nostri articoli, è preferibile sia collegato in modo diretto come tematica. Difficilmente un sito che tratta auto ad esempio può avere dei punti di contatto con le ricette o con la cucina.

Mantenere un contesto è molto importante per avere un link di buona qualità. Più portali tematici affini che portano al nostro articolo vanno di fatto ad arricchire la loro esperienza di utilizzo, pertanto Google vedrà questo collegamento come un miglioramento dell’esperienza utente, ed è quello su cui si basa il motore di ricerca.

Creare articoli di bassa qualità

I contenuti che vanno linkati devono essere di qualità, il che significa portare valore per l’utente. Devono comunicare bene il topic a cui si riferiscono, essere esaurienti e completi, e non creati appositamente per avere una pagina che ne linka un’altra.

Anche questo è molto importante per la qualità del link. Non ha senso creare 10 link diversi ma di bassa qualità o da siti poco attinenti. Questo non giova all’utente che magari atterra sul nostro sito e nemmeno al portale in termini di indicizzazione.

Fare troppi guest post

Il guest post non è altro che un articolo scritto sul nostro sito da un altro autore, che contiene un link verso l’altro sito. L’ottica è sempre la stessa, ovvero creare collegamento per ottenere dei benefici di posizionamento sul motore di ricerca.

Possiamo scrivere a nostra volta un articolo da pubblicare su un altro sito, a pagamento o meno è a nostra discrezione, ma ciò che conta è ancora la quantità. Cominciare a linkare senza criterio non porta a nulla. Anzi, può causare un danno alle visite del nostro sito, in quanto Google è anche in grado di rilevare l’estrema quantità di link che arrivano, oltre alle tematiche e quello che viene trattato negli articoli che vengono linkati.

Non valutare l’autorità di chi linka

L’autorità sul motore di ricerca si costruisce anche facendo link building, con siti che hanno uno storico e diversi articoli tematici riguardo un particolare argomento. È un lavoro che si protrae nel tempo e dà risultati sul lungo periodo.

Scegliere quali siti devono linkare al nostro è fondamentale, in quanto l’autorità di un dominio che punta verso un altro è di fatto un asset per il link stesso. Per questo valutiamo sempre a quali siti ci rivolgiamo per link, e scartiamo subito portali appena creati e senza uno storico.

Gli errori da evitare nella link building vanno comunque verso la stessa direzione, ovvero l’ampliare in termini di informazioni e valore quello che c’è nell’articolo che linka per andare a beneficio dell’utente, che è sempre il perno portante per un motore di ricerca.

Mettiamo al primo posto il valore e finiremo per non commettere errori, a fronte di un’analisi dei portali a cui ci rivolgiamo. Il primo a beneficiare di questo lavoro sarà proprio il nostro sito.