Verifica la tua multa online come controllare cifre e scadenze in caso di sanzione

Chiunque guida un veicolo sa che il rischio di commettere un’infrazione del codice della strada è sempre dietro l’angolo. Ma se ci sono dei casi di colpevole inattenzione, quando l’arrivo di una multa sappiamo essere imminente, ci possono essere anche dei casi in cui il dubbio è legittimo.

Può succedere infatti che attraversando una strada a scorrimento veloce abbiamo intravisto il flash della luce rossa delle telecamere poste sul semaforo accendersi mentre attraversavamo con il giallo; oppure il telelaser dell’autovelox attivarsi mentre superavamo di pochi chilometri orari il limite di velocità imposto; o ancora quando in un parcheggio senza strisce bianche o blu tutte le macchine presentano la sanzione sul tergicristallo tranne la nostra.

Sono tutte situazioni borderline in cui la verifica di una eventuale contravvenzione può risultare decisiva, per evitare sanzioni maggiorate a causa di arretrati di cui non si era nemmeno a conoscenza. 

Questa verifica della multa è possibile e lo si può fare online. Vediamo i dettagli. 

Contestazione di un’infrazione: come avviene da parte delle Forze dell’Ordine

La contestazione di un’infrazione – che è l’atto da parte delle Forze dell’Ordine di segnalare, registrare e verbalizzare un illecito rispetto al codice della strada – di norma deve essere immediato e seguire l’iter del posto di blocco e del rilascio della multa al conducente del veicolo (questa rimane la regola).

Ci sono però degli ovvi casi in cui questa modalità deve essere subordinata all’invio della sanzione per posta, è il caso dei veicoli in movimento registrati dagli autovelox o dalle telecamere dei semafori. Quando un veicolo passa con il rosso non si può inseguire l’automobilista trasgressore, bensì prendere i suoi dati attraverso la targa del veicolo, e inviare a mezzo posta la contravvenzione presso il suo domicilio. 

Il codice della strada, all’articolo 201, regola i tempi entro cui questa sanzione deve essere notificata al cittadino. In particolare i tempi devono collocarsi entro i 90 giorni successivi all’accertamento dell’infrazione, fa fede il timbro postale, cioè se la multa è spedita entro quel tempo limite ma giunge a destinazione in ritardo, è comunque valida. Se invece viene spedita oltre il range di tempo stabilito per legge è motivo di ricorso, uno dei più frequenti per altro. 

Caso diverso è – ovviamente – quando la multa è stata notificata di persona, in quel caso non ci può essere contestabilità sulle date di notificazione, ma si può decurtare il costo della multa del 30% se la si paga entro cinque giorni (come ammissione di colpa), prezzo pieno se pagata dai 6 ai 60 giorni entro la ricezione, a prezzo maggiorato se pagata oltre il tempo.

Anche in caso di infrazione rilevata di persona, il conducente può richiedere che gli venga recapitata per posta, accettando di pagare le spese di spedizione. È questo un altro escamotage tipico per poter provare a ricorrere contro i ritardi burocratici di invio. Nel caso si ritenga che la multa sia ingiusta, si può impugnarla dinanzi al Giudice di Pace entro 30 giorni o inviare ricorso al Prefetto entro 60 giorni. 

Come verificare se si hanno multe pendenti inevase

Quando si verifica una situazione borderline di cui parlavamo all’inizio e si vuole verificare se effettivamente c’è stata sanzione dell’infrazione oppure no, come effettuare una verifica che possa togliere ogni dubbio? Ci sono due alternative: una analogica e una digitale. Per quanto riguarda la prima opzione, è possibile presentarsi al comando dell’organo che avrebbe dovuto notificare la contravvenzione, polizia o carabinieri.

Questo però rischia di innescare un effetto boomerang, e cioè che se l’infrazione non è stata ancora registrata si catalizza un processo che velocizza la sua immissione e non si può più sperare nel ricorso per superamento del termine dei 90 giorni, come da codice della strada.L’alternativa tecnologica che potrebbe essere molto più veloce e recare meno danni è quella di verificare online la presenza di multe già notificate e pendenti sul cittadino, il quale però può non essere a conoscenza perché magari non ha ancora ricevuto la raccomandata – che però è stata spedita – o l’avviso di giacenza è stato ritirato da altre persone che hanno dimenticato di consegnarlo al proprietario. In questo caso basterà andare sul sito dell’Agente della Riscossione e verificare la sussistenza di una cartella esattoriale a proprio carico.

L’ente di riscossione è ovviamente l’Agenzia delle Entrate, sul cui portale si potranno leggere tutti i debiti pendenti a proprio carico, con indicazione del numero della cartella e della data di presunta notifica dell’infrazione. A differenza della soluzione che prevede di recarsi al comando responsabile della notifica, ove – se anche si accertasse la presenza dell’infrazione – si dovrebbe comunque aspettare la raccomandata per proseguire al suo saldo, il sito dell’Agenzia delle Entrate offre anche tutte le modalità di evasione della multa per evitare di incappare in una moratoria illegittima.